Memorie di un artigiano, reportage girato ad Albidona, paese calabrese, racconta scorci di un passato ormai inesistente.

Stiamo vivendo tempi strani; abbracci vietati così come qualsiasi altra forma di calore umano, strade semi deserte e fuori dai supermercati file di gente con mascherine e guanti.
E’ proprio in questi giorni difficili, si spera di passaggio, che è stato pubblicato su YouTube “Memorie di un artigiano”, reportage, suddiviso in quattro capitoli, (Il rintocco delle campane, Fede e devozione, L’arte del legno e Memorie di un artigiano.) in controtendenza con la situazione attuale; infatti il lavoro girato ad Albidona, paese circondato e immerso nel verde, racconta un mondo che ad immaginarlo oggi sembra frutto di fantasia, e lo fa attraverso un ex massaio; Luigi Rago, oppure più semplicemente “Baffo“.
Ora vi starete chiedendo cos’è che ha spinto Pasquale Valicenti e Rocco Leonetti a girare prima, e a lavorarci su per tre mesi e mezzo poi, un documentario in cui il protagonista è un ottantunenne che parla dei suoi tempi, le motivazioni sono presto dette.
Luigi, o se preferite Baffo, in un’epoca in cui quasi tutto è affidato a computer e macchinari elettrici porta avanti due attività in via di estinzione, che svolge solo ed esclusivamente con l’ausilio delle proprie mani.
La prima è quella del campanaro, mentre la seconda più che un’attività è un arte, ovvero, intagliare il legno.
Il protagonista del reportage modella ogni tipo di legname con gli utensili che si adoperavano un tempo, fa ciò nella sua piccola bottega, che entrandovi, sembra di fare un salto temporale nel passato: Ogni oggetto, da quelli da lavoro ai giocattoli, sono realizzati completamente in legno ed esclusivamente a mano.
Valicenti e Leonetti in “Memorie di un artigiano” hanno riassunto in 40 minuti il racconto di una società contadina cui vita, era basata sul rapporto diretto tra uomo, natura e animali, infatti Luigi da ex massaio, (altro mestiere in disuso) conosceva e conosce tuttora, le cure per i vari malanni di questi ultimi.
Considerando le settimane opprimenti che la società sta attraversando “Memorie di un artigiano” offre a tutti 40 minuti di aria fresca.
Sotto il documentario completo.